Edilizia e Risparmi: “Redditività e qualità si consolidano nel lungo periodo”
La Gazzetta di Parma intervista il presidente della Sezione Costruttori Edili Upi, Enrico Schilke, e il vice Andrea Baghi (Enterprise Costruzioni)
Lo scorso 10 marzo, La Gazzetta di Parma ha pubblicato l’inchiesta “Edilizia e Risparmi: Il Mercato dal ’97 ad oggi”.
Di particolare rilevanza l’intervista alle due massime cariche in seno alla Sezione Costruttori Edili dell’UPI (Unione Parmense degli Industriali), il presidente Enrico Schilke e il vicepresidente Andrea Baghi. Riportiamo di seguito l’articolo.
L’ing. Andrea Baghi, vicepresidente Sezione Costruttori Edili UPI e amministratore delegato Enterprise Costruzioni SpA
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“La redditività di un immobile – come spiega Enrico Schilke, presidente della Sezione Costruttori Edili dell’Unione Parmense degli Industriali – si consolida soprattutto nel lungo periodo ed è determinata dalla qualità dell’immobile stesso, di cui sono parte integrante l’incidenza dei costi di gestione e manutenzione che si generano nel tempo. Quindi un alloggio di nuova costruzione che, nel rispetto delle normative vigenti, garantisca consumi energetici ridotti, compatibilità ambientale e soluzioni architettoniche innovative, essendo peraltro antisismico e accessibile ai disabili (o semplicemente agli anziani), assicura nel tempo rendimenti molto interessanti, concorrenziali anche rispetto a prodotti finanziari (generalmente a rischio medio-alto) che si rivelino di successo: nel caso del mattone il capitale non è assolutamente “a rischio”.
Il dott. Enrico Schilke, presidente Sezione Costruttori Edili UPI
“Ecco perché sono pure importanti, da questo punto di vista, gli interventi di seria riqualificazione del patrimonio edilizio esistente: gli immobili riprogettati e potenziati nelle dotazioni interne sulla base delle nuove normative, specie su ubicati in zone residenziali di prestigio, non solo aumentano il proprio valore nell’immediato, ma soprattutto abbattono i costi di gestione, incrementando la redditività nel tempo”.
Andrea Baghi, vicepresidente della Sezione Edile Upi, aggiunge: “L’Italia è un Paese con un elevato debito pubblico, ma con un altrettanto elevato risparmio privato: la liquidità in cerca di rendimenti sicuri è attualmente stimata in mille miliardi di euro. Sulla base di questo dato, diffuso a febbraio dal Corriere della Sera, l’investimento immobiliare sfida ad armi pari, ma con il vantaggio della sicurezza del capitale, i prodotti finanziari più appetibili e senza dubbio surclassa i classici Bot”.
“Bisogna tenere conto, inoltre, della componente “capital gain” che, seppur variabile nel tempo, riveste un ruolo fondamentale nell’investimento immobiliare, nel senso che storicamente l’incremento di valore ha sempre garantito il valore reale del capitale investito e assorbito l’inflazione, producendo in più un valido rendimento. Ne deriva che l’investimento immobiliare è sicuro e, nel tempo, estremamente competitivo. Se a ciò associamo il riattivarsi del mercato delle locazioni, fenomeno rilevato nell’ultimo Rapporto congiunturale e previsionale del CRESME sull’edilizia residenziale, tale investimento si rivela particolarmente interessante anche per chi acquista oggi un immobile nuovo, o riqualificato, con l’intenzione di metterlo a reddito”.
[da “La Gazzetta di Parma”, sabato 10 marzo 2012]