Un provvedimento importante per il comparto
“Il Superbonus al 110%? Una misura certamente positiva, ma è possibile renderla ancora più efficace”. Andrea Baghi, presidente della Sezione Edili dell’Unione Parmense degli Industriali,…

“Il Superbonus al 110%? Una misura certamente positiva, ma è possibile renderla ancora più efficace”.
Andrea Baghi, presidente della Sezione Edili dell’Unione Parmense degli Industriali, promuove l’importante agevolazione prevista nel decreto Rilancio, anche se sono necessari dei correttivi per migliorarne l’efficacia.
In sostanza, dal 1° luglio di quest’anno al 31 dicembre 2021 i lavori di riqualificazione energetica e di miglioramento sismico degli edifici eseguiti dai condomini e dai singoli proprietari beneficeranno di Ecobonus e Sismabonus al 110%. L’agevolazione sarà fruibile come detrazione fiscale oppure come sconto in fattura con cessione del credito all’impresa che ha realizzato i lavori o alle banche.
“Il Superbonus per l’edilizia è un provvedimento molto positivo perché raggiunge molteplici obiettivi – osserva – In primis, l’efficientamento energetico e sismico degli edifici, a vantaggio di tutta la collettività. Grazie alle riqualificazioni, oltre ad avere città più belle e sicure, i proprietari avranno a disposizione alloggi con un valore maggiore rispetto a quello attuale, affrontando delle spese vicine allo zero. Si tratta inoltre di un’importante boccata di ossigeno per il settore delle costruzioni che vale il 12% del Pil e che dopo tanta crisi vede finalmente uno spiraglio di luce per bypassare questo orribile 2020”.
Per rendere davvero efficace il Superbonus sarebbe necessario ampliarne la durata temporale. “Il decreto Rilancio deve diventare legge il 18 luglio 2020 – precisa Baghi – In questo periodo di tempo c’è spazio per prevedere una serie di cambiamenti e migliorie, per rendere sempre più efficace e sfruttabile il Superbonus. Se teniamo conto che l’incentivo parte dal 1° luglio, ma le assemblee condominiali solitamente si svolgono a settembre, in molti casi i lavori saranno deliberati nei mesi successivi e realizzati ben più avanti – osserva Baghi – Lo sbarramento a fine 2021 andrebbe quindi rivisto e ampliato di almeno un anno, sino alla fine del 2022, oltre ad allargarlo a tutte le seconde case”.
Così facendo lo strumento previsto dal governo potrebbe avere effetti molto positivi.
“I parmigiani hanno compreso da subito il valore di questo bonus e c’è stato, nell’immediato, un grande attivismo – afferma Baghi – Essendo una legge che rivoluziona il classico sistema degli incentivi, sarà però necessario prevedere delle procedure burocratiche snelle, oltre a chiarire una serie di dubbi e interpretazioni che potrebbero minimizzare l’efficacia di questo tipo di intervento”. Da studiare e normare attentamente anche la parte relativa alla cessione del credito.
“In sede di conversione del decreto – aggiunge il presidente della Sezione Edili dell’Upi – bisognerà che il legislatore preveda delle procedure efficaci e comprensibili facilmente da tutti. Al momento non è inoltre chiaro se saranno inseriti dei prezzi di riferimento per i singoli interventi effettuati, in maniera da evitare abusi di tipo economico”.
Il Superbonus è pensato soprattutto per i condomini. “Per beneficiare del famoso 110% – osserva Baghi – una prima importante azione deve riguardare il condominio. Un intervento tra i più richiesti è la realizzazione di un cappotto termico, in quanto consente di ridurre di un terzo le spese per il riscaldamento e avere un effetto positivo sull’ambiente. Questo tipo di lavoro fa inoltre da ‘ombrello’ agli altri interventi sui singoli appartamenti, che potranno così godere degli incentivi al 110% per altre opere come la sostituzione dei serramenti (altrimenti al 50%)”.
Intervista pubblicata sulla Gazzetta di Parma del 24 Giugno 2020 >> pag. 36